TONSILLECTOMIA

 

In questa pagina vogliamo fornire alcune informazioni che Le permetteranno di affrontare in maniera preparata l’intervento chirurgico necessario per risolvere il suo problema. Le tonsille palatine sono due piccole strutture con forma di mandorla e lunghezza di circa 2-2.5 cm. costituiti da tessuto linfatico ed accolti nelle fosse tonsillari. Insieme alle tonsille tubariche ed alle faringee (adenoidi) costituiscono l’anello linfatico di Waldeyer che svolge funzioni difensive nel primo tratto delle vie aeree. L’infezione tonsillare è chiamata tonsillite e può essere virale (caratterizzata da modesto stato febbrile che dura 1-2 giorni, arrossamento della gola senza presenza di placche e senza tumefazioni cervicali) o batterica (caratterizzata da febbre alta che dura 4-5 giorni, mal di gola, presenza di placche biancastre, deglutizione dolorosa e tumefazione dei linfonodi del collo). Se gli episodi di tonsillite acuta sono sporadici si può ricorrere alla terapia antibiotica mentre in caso di episodi di tonsillite cronica sarà necessario rivolgersi ad uno specialista Otorinolaringoiatra che valuterà il modo migliore per risolvere il problema. Le attuali linee guida prevedono l’asportazione tonsillare nei seguenti casi:

  1. Tonsille ipertrofiche tali da impedire la normale respirazione con russamento ed apnee notturne.
  2. Episodi di tonsillite acuta che si ripetono cinque o più volte all’anno e resistenti a terapia penicillina.

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Finalità dell’intervento

Lo scopo dell’intervento è quello di asportare le tonsille palatine, che sono formate da tessuto linfatico e localizzate nell’orofaringe una a destra e l’altra a sinistra del palato molle. Tale intervento è giustificato soprattutto in presenza di alterazioni ematochimiche quali la TAS, lo streptozyme, la VES e la PCR che possono dare origine alla cosiddetta malattia reumatica che può creare gravi danni alle articolazioni, al cuore ed ai reni.

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Realizzazione dell’intervento

L’intervento viene eseguito in anestesia generale. E’ indispensabile, pertanto, la valutazione anestesiologica preoperatoria. Il medico anestesista rianimatore risponderà a tutte le Sue domande relative alla propria specializzazione. L’intervento viene effettuato attraverso il cavo orale e vengono asportate le due tonsille previo scollamento extracapsulare. Dopo l’intervento persistono sui lati due ferite che impiegano dai quindici ai venti giorni per cicatrizzare. Dopo 2-3 giorni queste ferite si ricoprono di una patina biancastra. La deglutizione sarà fastidiosa come in caso di forte faringite, soprattutto fra la terza e la sesta giornata postoperatoria. L’alimentazione sarà inizialmente liquida e poi, gradualmente, semiliquida fino a tornare normale in terza settimana. Potranno essere prescritti farmaci contro il dolore.

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Decorso post-operatorio

Nelle prime ore dopo l’intervento può persistere un piccolo scolo di sangue. La durata del ricovero ospedaliero è in genere molto breve (una notte). L’emorragia è la principale complicanza postoperatoria che statisticamente può avvenire tra la sesta e la settima giornata postoperatoria quando cadono le escare.

Prof. Marco Fusetti