DECONGESTIONE VOLUMETRICA DEI TURBINATI
In questa pagina vogliamo fornire alcune informazioni che Le permetteranno di affrontare in maniera preparata l’intervento chirurgico necessario per risolvere il suo problema respiratorio nasale. I turbinati sono particolari strutture anatomiche della parete laterale del naso che si estendono in lunghezza all’interno delle cavità nasali provvisti di una TESTA, un CORPO ed una CODA. La loro funzione principale è quella di garantire la creazione di vortici all’interno delle cavità nasali permettendo così una più efficace azione di condizionamento e filtro dell’aria inspirata. Strutturalmente il turbinato è costituito da una sottile lamina ossea, rivestita da una mucosa con l’interposizione di un tessuto (sottomucosa) in grado di modificare rapidamente il calibro e la quantità di sangue (vasocostrizione-vasodilatazione) spontaneamente od in risposta a stimoli esterni. Sono proprio queste variazioni di calibro che determinano un cambiamento del volume del turbinato e quindi una ostruzione al passaggio dell’aria attraverso la fossa nasale corrispondente. Il primo segno che può far supporre di doversi sottoporre a questa metodica è rappresentato dalla ostruzione nasale. Questa può presentarsi inizialmente sottoforma di episodi recidivanti di ostruzione che possono interessare o ambedue le fosse nasali o singolarmente in modo alterno.Con il passare del tempo tali episodi stabilizzano l’ostruzione e possono determinare modifiche strutturali del turbinato che si presenta aumentato di volume e non più in grado di regredire spontaneamente o con l’uso di decongestionanti. Le ricordo che l’abuso di gocce nasali o spray decongestionanti può causare una rinite medicamentosa. Queste sostanze provocano infatti una iniziale vasocostrizione che consente di ottenere un immediato sollievo della durata transitoria; ad essa segue però di solito una vasodilatazione secondaria che può rendere ancora più accentuata l’ostruzione nasale, ma soprattutto con il loro abuso non danno più l’effetto sperato. La diagnosi viene effettuata attraverso l’esame obiettivo delle cavità nasali che permette una osservazione superficiale limitata alla porzione anteriore del naso e della sola testa del turbinato. Per una valutazione completa dell’intera cavità nasale Le verrà praticata una endoscopia, tramite un fibroscopio sottilissimo in grado di escludere altre componenti responsabili dell’ostruzione nasale (polipi, deviazioni settali posteriori, ecc.). Con l’esame rinomanometrico poi è possibile registrare graficamente il flusso d’aria inspirato ed espirato; tale esame, effettuato anche con spray vasocostrittori (test di decongestione nasale), si rivela indispensabile nella programmazione chirurgica nei casi dove la causa dell’ostruzione nasale sia da attribuirsi ai turbinati.
L’intervento
Fino a qualche anno fa le tecniche chirurgiche di decongestione e causticazione dei turbinati necessitavano di una anestesia generale e quindi di un ricovero in clinica per almeno un giorno e occorreva un tamponamento nasale molto fastidioso. Inoltre tali tecniche non erano scevre da complicanze quali riniti crostose, necrosi dei turbinati e recidive a distanza. Attualmente sono state studiate e prodotte nuove apparecchiature le“radiofrequenze”, generatori ad alta frequenza che producono alta tensione (oltre 300KHz) che applicata al turbinato dà ottimi risultati di decongestione senza sanguinamento e quindi senza alcun tamponamento nasale ed inoltre non dà alcuna stimolazione nervosa e quindi risulta indolore. L’intervento viene eseguito in regime ambulatoriale, il che vuol dire che terminata la procedura Lei potrà far ritorno alla sua abitazione e respirare con il naso normalmente. Viene eseguita una anestesia locale attraverso una garzina imbevuta di anestetico e introdotta nella fossa nasale. Dopo pochi minuti si introduce il manipolo che applicato lungo il turbinato permetterà di effettuare una decongestione sottomucosa.
Decorso post-operatorio
Come già opportunamente sottolineato in precedenza, il giorno stesso potrà ritornare a casa e riprendere la sua normale attività anche lavorative soprattutto senza bisogno di tamponamento nasale, come avveniva per le tecniche tradizionali, alquanto fastidioso per il paziente stesso. Dopo 7 giorni verrà eseguita una visita di controllo. Per 2-3 giorni dopo l’intervento si consiglia di astenersi dal fumo.
Prof. Marco Fusetti