TIMPANOPLASTICA

TRATTAMENTO DELL’OTITE MEDIA SUPPURATIVA E DEL COLESTEATOMA

Timpanoplastica aperta

In questa pagina vogliamo fornire alcune informazioni che Le permetteranno di affrontare in maniera preparata l’intervento chirurgico necessario per risolvere la sua patologia. Nell’otite cronica l’infiammazione crea un danno a carico della membrana del timpano (perforazione) e, a volte, della catena degli ossicini che trasmettono il suono alla parte interna dell’orecchio. A causa della perforazione della membrana timpanica non è possibile gestire normalmente molti aspetti della propria vita, occorre infatti stare attenti a non fare penetrare acqua nell’orecchio durante le docce, i bagni e i lavaggi dei capelli, inoltre l’orecchio danneggiato non sente i suoni correttamente(abbassamento dell’udito) perché altrimenti si infetta producendo abbondante secrezione e costringendo a lunghi trattamenti antibiotici.. L’intervento di timpanoplastica ha quindi i seguenti scopi:

  • Asportare i tessuti flogistici responsabili della malattia;
  • Preservare il paziente dalle temibili complicazioni legate a tali infezioni (meningite, paralisi del nervo faciale, vertigini);
  • Ricostruire la membrana del timpano e chiudere nuovamente l’orecchio medio consentendo la ripresa di tutte le normali attività della vita quotidiana;
  • Recuperare la perdita uditiva legata al danno del timpano;
  • Recuperare la perdita uditiva ricostruendo la catena degli ossicini.

Il colesteatoma è una forma di epitelio di aspetto squamoso ed espanso, che si forma durante l’otite media cronica colesteatomatosa. La sintomatologia è caratterizzata da danni al sistema uditivo, fino alla perdita dell’udito, a volte dolore. La scelta della terapia dipende essenzialmente dall’età del paziente, dalla funzione uditiva residua e dall’estensione del processo. La terapia del colesteatoma, comunque, è esclusivamente chirurgica, e consiste in una timpanoplastica chiusa o aperta.

L’intervento

Intervento Timpanoplastica

Viene effettuato un trattamento medico come preparazione all’intervento nei casi in cui sia presente una infezione suppurativa attiva con lo scopo di operare su un campo privo di secrezioni. Esistono due tipi principali di timpanoplastica che possono essere effettuati, a secondo delle esigenze del quadro clinico, in uno o in due tempi.

Timpanoplastica chiusa: si interviene sull’orecchio medio, per via posteriore, con un’incisione che segue il solco retro auricolare, conservando l’anatomia. L’intervento può essere limitato alla ricostruzione della sola membrana timpanica (Miringoplastica) o, quando necessario, esteso alla ricostruzione della catena ossiculare. Nei casi avanzati con interessamento della mastoide, può essere necessario preliminarmente effettuare una mastoidectomia e collegarla con gli spazi della cassa del timpano attraverso una timpanotomia posteriore. Spesso è necessario ampliare il condotto uditivo osseo (Canaloplastica) se questo si presenta ristretto.

Timpanoplastica aperta: si interviene sull’orecchio, per via posteriore, con un’incisione che segue il solco retro auricolare, abolendo la separazione tra orecchio esterno e orecchio medio. L’intervento è indicato per l’otite media suppurativa cronica con colesteatoma nei casi in cui sono presenti ampie demolizioni ossee e perdita uditiva importante. Si effettua sempre una mastoidectomia e la si mette in comunicazione con lo spazio del condotto uditivo esterno demolendo completamente la parete posteriore del condotto. L’intervento richiede una ampia meatoplastica e talvolta può essere utile correggere anche la parete anteriore del condotto. L’intervento, che viene realizzato con l’aiuto del microscopio operatorio, prevede di norma l’ anestesia generale. E’ comunque indispensabile la valutazione anestesiologica preoperatoria. Il medico anestesista rianimatore risponderà a tutte le Sue domande relative alla propria specializzazione. La durata dell’intervento varia in funzione delle difficoltà chirurgiche. Normalmente la degenza ospedaliera dura 1 o 2 giorni.

Prof. Marco Fusetti