POLIPECTOMIA NASO-SINUSALE
In questa pagina vogliamo fornire alcune informazioni che Le permetteranno di affrontare in maniera preparata l’intervento chirurgico necessario per risolvere la sua patologia. I polipi sono formazioni che originano dal tessuto sottomucoso delle cavità nasali e dei seni paranasali e che, aumentando di volume, tendono a procurare ostruzione respiratoria; tale patologia è cronica con sintomi persistenti che possono avere un grande impatto sulla qualità della vita dei pazienti. La sottomucosa delle cavità nasali è costituita da tessuto lasso che facilmente può andare incontro a fenomeni edematosi che sono spesso connessi ad una sorgente infiammatoria (batteri, virus, funghi, allergia, autoimmunità, inalazione di sostanze irritanti quali gesso, polveri di legno o carta, fumo di tabacco). I polipi sviluppandosi nelle cavità nasali e paranasali tendono a ostruire le fosse nasale e a ridurre sensibilmente la capacità respiratoria. Spesso il paziente riferisce secrezione acquosa e ripetute starnutazioni ed, inoltre, questa secrezione può diventare mucosa o purulenta in caso di infezioni subentranti.
Finalità dell’intervento
Lo scopo dell’intervento, che viene proposto dopo il fallimento delle terapie mediche attuate è quello di asportare i polipi nasali, dai seni paranasali dai quali si originano e creare, tra le fosse nasali e i seni, vie di drenaggio. Si ricorda che nei soggetti allergici è molto facile la recidiva di tali formazioni dopo l’intervento se non viene trattata dal punto di vista medico la patologia di base (allergie, intolleranze alimentari, ecc…).
Realizzazione dell’intervento
L’intervento viene eseguito abitualmente per via endonasale senza cicatrici cutanee in anestesia generale. In ogni caso è indispensabile la valutazione anestesiologica preoperatoria. Il medico anestesista rianimatore risponderà a tutte le Sue domande relative alla propria specializzazione. Tale intervento consiste nell’asportazione per via endonasale in endoscopia con controllo video delle formazioni polipoidi e dell’apertura delle cellule etmoidali anteriori e posteriori. Attraverso l’apertura dell’etmoide si assicura anche un’ampia via di drenaggio tra seno/i frontale/i e seno/i mascellare/i e cavità nasale/i evitando così che questi con il tempo andare incontro a processi di rinosinusite od a loro riacutizzazioni. Per facilitare le funzioni di drenaggio ed areazione del seno mascellare e/o frontale potrebbe esser necessario eseguire come nel caso di sinusite cronica l’apertura anche degli osti mascellari, sfenoidali e frontali. Al termine sarà eseguito il posizionamento di tamponi in una od entrambe le fosse nasali, che saranno rimossi dopo 4 giorni. Il tamponamento nasale può provocare cefalea, bruciore agli occhi, iperemia congiuntivale e, obbligando ad una respirazione orale, una fastidiosa secchezza delle fauci; i sintomi scompaiono rapidamente dopo lo stamponamento. Dopo l’intervento vanno eseguiti per un lungo periodo cure locali e controlli medici. La durata dell’intervento varia in funzione delle difficoltà chirurgiche. La durata del ricovero ospedaliero è in genere di due giorni.
Prof. Marco Fusetti